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La Rocca di Umbertide

Luciano Festuccia


Ha finalmente trovato la sua giusta collocazione, dopo oltre 4 secoli, la possente Rocca di Umbertide, trasformandosi in un apprezzato Museo di Arte Contemporanea. La fortezza tardo-medievale infatti fu adibita a carcere a partire dai primi dell'800, poi ad abitazioni civili, e soltanto nel 1984 l'Amministrazione Comunale ha iniziato l'intervento di recupero e ristrutturazione che in un paio di anni ha restituito le funzioni della fortezza alla città..
L'imponente costruzione fu innalzata alla fine del 1300, in un periodo dove le lotte intestine imperversavano nelle città, ed il governo aveva bisogno di mura sicure per difendersi, oltre che da attacchi esterni, anche da possibili -e frequenti- sollevazioni popolari. Terminata nel 1389, la fortezza è costituita da una torre quadrata con 7,60 metri di lato ed un altezza di ben 31,60 metri. Le solide mura sono spesse alla base m. 2,20, e nel versante interno della città furono uniti alla torre due torrioni circolari più bassi ed un terzo baluardo quadrato. Oggi la Rocca dispone di una sola porta nella Piazza, ma un tempo ne aveva un´altra in direzione della Reggia, detta " del soccorso", entrambe munite di ponti levatoi.
Fu subito inaugurata con un prigioniero illustre: nel 1394 infatti vi fu rinchiuso prigioniero Braccio Fortebracci da Montone, che successivamente diventato Signore di Perugia, stabilì proprio nella Rocca di Umbertide la sua residenza preferita.
L'antico nome di Umbertide è "Fracta filiorum Uberti" (la fratta dei figli di Umberto), poi sempre abbreviato in "Fratta", e quasi certamente trae il suo significato da quando, a cavallo del primo millennio, Ottone III ricompensò con paesi e castelli i mercenari tedeschi assoldati da suo nonno Ottone I e mai potuti pagare. Così l'antica Fracta (città diruta) fu concessa ad un tale Umberto, i cui figli poi ne consolidarono il possesso. Da allora l'attuale denominazione.
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