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Piccola frazione fabrese con una storia tutta propria è il grazioso borgo di Carnaiola, che si erge su un erto colle in prossimità del fiume Chiani.
Poco dopo il Mille, fu qui edificato un fortilizio a scopo difensivo, caduto sotto la dominazione degli orvietani Filippeschi e acquistato, nel XVII secolo, dai conti di Marsciano.
Nei paraggi sorgeva, in proposito, il Muro Grosso, struttura eretta, secondo la tradizione, sotto il principato di Nerone nel 65 d.C., ma di cui fu verosimilmente fautore nel 1055 il governo di Orvieto, e considerata principale causa dell’impaludamento della Val di Chiana.
Nel 1264 vi nacque la Beata Giovanna da Orvieto (meglio nota come “Vanna”), patrona italiana delle sarte e delle ricamatrici. Dopo la sua morte, nel 1306, fu inumata a Orvieto, ma nel 2000, in occasione del Giubileo, il suo corpo fu traslato nel borgo natio, presso una piccola chiesa eretta nel luogo ove nacque.
Antica sede comunale, Carnaiola fu accorpata al comune di Fabro nel 1869, a seguito di un riordino degli enti amministrativi operato in quegli anni dal neonato Stato italiano.
tratto da "L'Umbria che non ti aspetti, Wonderful Experience of Italy", autore Lorenzo Berna
Foto by Paolo Menchetti
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