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Nei pressi di Alviano (TR) esiste l'omonimo lago, non di origine
naturale, bensì artificiale, tanto è vero che fu creato nel 1963 attraverso uno
sbarramento del fiume Tevere.
Si decise di intervenire in tal senso per regolamentare le
acque reflue del Lago di Corbara, di modo tale da poterle sfruttare per fini
energetici.
Nel corso del tempo, tuttavia, ci fu un progressivo
impaludamento della zona, anche in considerazione del fatto che la profonditÃ
del lago si andò ad attestare intorno ai 30 cm circa.
Se questo da un lato ha comportato alcuni effetti negativi,
dall'altra ha fatto sì che venissero richiamate qui moltissime tipologie di
uccelli in migrazione.
Pertanto le amministrazioni locali, assieme al WWF, decisero
di realizzazare un'oasi naturale ("Oasi naturalistica di Alviano"),
dove proteggere e permettere la continuità della vita di tutte quelle specie la
cui esistenza era profondamente dipendente da quel tipo di habitat.
Così venne introdotto il divieto di caccia e di speculazione
edilizia in tutti e 900 gli ettari dell'oasi.
L'Oasi del lago di Alviano, in particolare, nata nel 1990,
ospita ad oggi una grande varietà di uccelli (osservabili anche attraverso
l'attività di "birdwatching"), come il tarabusino, l'airone bianco
maggiore, il cavaliere d'italia e il falco pescatore.
Ma non solo, anche altri bellissimi animali popolano il
territorio: i simpatici pesci gatto, il tritone crestato e la rana dalmatina.
Insomma, uno splendido luogo non solo dove osservare,
studiare e rilassarsi, ma anche uno spazio didattico dove svolgere
un'importante attività di ricerca scientifica.
Foto by: wikipedia.org
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