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Un Umbra IN Cina: Manuale di sopravvivenza

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Il Post

  • Scritto da:  Alma
  • Il: 26/02/2016 16:01:30

Bentornati a noi e al nostro consueto appuntamento con la rubrica #umbraINcina, meglio conosciuta come “Manuale di sopravvivenza nella una giungla metropolitana”… Ancora una volta sono qui’ a narrarvi le stranezze, le curiosità, i sapori e dissapori di una città orientale, Hong Kong, meglio conosciuta come porto profumato


Episodio 3


#cosebelle

- Avete presente quando scendi in metro e trovi il sudiciume più totale? Ecco questo qui non esiste: ci sono dei simpaticissimi personaggi armati di cappellino e pinzone che passeggiano amabilmente in metro, raccolgono cartacce e annessi, lucidano i corrimano, puliscono i vetri... Da premio Oscar! Ho quasi vergogna a camminare per quei pavimenti lucidati con le mie “non più immacolate” scarpe.
Metro Hong Kong


- Nonostante non abbia mai amato le divise imposte devo dire che uno dei momenti simpatici della giornata è vedere i bambini di ritorno dall'asilo... Piccole flotte di bersaglieri armati di pennarelli e ciucci ai capelli, calzini alti al ginocchio, pantaloncini, polo, medaglietta e foulard che schiamazzano (ordinatamente s'intende) lungo le vie della città. Sarà forse che siamo cresciuti nell'era dei manga? Sta di fatto che mi dedico cinque minuti di contemplazione allo scoccare delle 12 ogni santo giorno


BambiniHong Kong

#cosebrutte

Anzi... Inquietanti oserei dire: immaginereste mai di dover pagare per affittare un buco di stanza nella quale ti è permesso di urlare e cantare a squarciagola? Beh qui non esiste condominio, torre, palazzo, grattacielo che non abbia la sua stanza degli urli a pagamento... Chiamata insolitamente “karaoke room”, non esiste cinese che resista all’impulso incontrollabile di entrarci. Soggezione? Direi malessere per quanto mi riguarda.


BambiniHong Kong

- Parmesan, chicken maccaroni e bono sugo, ecco alcune delle prelibatezze che trovate spesso nei supermercati… e quindi pranzo risolto? Ma anche no, eppure questa spazzatura riscuote un notevole successo perché, seppur Made in Australia, ha tutto l'aspetto (e vagamente il nome) di prodotto italiano. Bocciato. Bocciatissimo


...e qui finisce il terzo episodio! Vi aspetto la settimana prossima con un nuovo appuntamento della mia rubrica #umbraINcina

Alma



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