18 dicembre: Giornata Internazionale per i Diritti dei Migranti

Dal 18 dicembre del 2000, si festeggia la Giornata Internazionale per i Diritti dei Migranti, promulgata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Le Nazioni Unite decisero di trattare la questione dopo il tragico episodio avvenuto nel 1972, in cui, sotto il tunnel del Monte Bianco, un camion ebbe un incidente. Lì dentro non c’erano macchine da cucire, ma 28 lavoratori del Mali che viaggiavano verso la Francia alla ricerca di migliori condizioni di vita e di lavoro. Purtroppo, per loro non ci fu nulla da fare, morirono tutti.
Nei 93 articoli del testo della Convenzione viene affermata la fragilità dei lavoratori migranti e promossa una cultura dei diritti dei lavoratori migranti, contro abusi e sfruttamento.
Va fatto presente che l’Unione Europea ha emanato una Direttiva (2014/67) con lo scopo di dotare gli Stati membri di strumenti di controllo e obblighi amministrativi per costatare l’effettivo rispetto delle condizioni dei lavoratori.
Il valore del lavoro in Italia di personale qualificato è oggetto di una raccolta di disposizioni, oltre che riguardo l'immigrazione, di profilo fiscale: il “regime impatriati”, introdotto dall’art. 16 del Dlgs. 147/2015 (e potenziato dalla Legge di Bilancio 2017) rende l’Italia il Paese più attrattivo d’Europa per talenti extra-comunitari, grazie a una detassazione del 50% sui redditi di lavoro fino a 5 anni.
Ad oggi, purtroppo, la Convenzione include solo 47 ratifiche, quasi tutte redatte dai Paesi di provenienza dei flussi migratori.
L’Italia, non è tra i Paesi che hanno ratificato la convenzione, così come il resto dei Paesi europei.
Nel 2010, in occasione del 20° anniversario dall’attuazione della Convenzione, è stata emessa dalle Nazioni Unite una campagna globale per promuoverne la ratifica.

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