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Miracolo, leggenda o cosa? Ogni anno a Gualdo Tadino si ripete puntualmente il fenomeno della fioritura del biancospino in pieno gennaio!
L’avvenimento è di per se straordinario in quanto il periodo per la fioritura di questo arbusto è tardo-primaverile e avviene intorno ad aprile o maggio. Neanche le temperature sotto lo zero impediscono il ripetersi dell’evento che ad oggi non ha una spiegazione scientifica, con i germogli che fanno capolino proprio a ridosso del 15 gennaio.
Per i gualdesi l’evento ha una spiegazione radicata nella storia e nelle tradizioni cittadine. Tutto risale al 15 gennaio del 1324, giorno della morte del Beato Angelo, quando le campane dell’abbazia di San Benedetto iniziarono a suonare da sole, apparentemente senza motivo e Angelo fu trovato morto, mentre era in preghiera. Angelo da casale era un eremita che aveva dedicato la vita a Dio e alla sua città , Gualdo Tadino, amato da tutto il popolo per i molti miracoli ai malti, ai bisognosi ed ai giovani sposi. Tutta la città , profondamente legata alla figura dell’eremita, accompagnò in processione il corpo del beato lungo la strada che portava al convento di San Benedetto, e durante il cammino, al passaggio del feretro, le siepi di biancospino si misero improvvisamente a fiorire.
L’evento fu accolto come un vero e proprio miracolo ed ancora oggi tale miracolo si ripete ogni anno; tra il 12 e il 15 gennaio il biancospino che cresce lungo il percorso si ricopre di germogli.
La devozione verso il Beato Angelo continua tuttora con le celebrazioni in onore dell’eremita patrono della città insieme a San Michele Arcangelo. Il 14 Gennaio i gualdesi si ritrovano nella Cattedrale di San Benedetto per la Solenne celebrazione dei vespri, alla presenza di Sindaco, Giunta Comunale, e "Ente Giochi de le Porte. La celebrazione continua con una Fiaccolata dalla Chiesa Parrocchiale di San Donato fino al quartiere Biancospino e termina con la Benedizione del Biancospino fiorito.
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