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Una delle tradizioni più vive ed ancora tramandate è quella dell'"acqua di San Giovanni".
Un particolare preparato, che viene proposto solo un giorno all'anno, quando in concomitanza del solstizio d'estate e della festa cristiana di San Giovanni, ci si adopera il giorno prima per la raccolta di fiori ed erbe varie, con le quali realizzare poi l'acqua stessa.
Per preparare l’acqua di San Giovanni occorre anzitutto tanta pazienza. Bisogna, infatti, raccogliere, una misticanza di erbe e fiori che può essere composta da un'infinità di varianti, che possono essere aggiunte o tolte a seconda dei gusti personali, o della personale tradizione che ciascuno di noi riceve in dono dal sostrato culturale di famiglia.
Si possono utilizzare ginestre, papaveri, petali di rose, menta, lavanda, camomilla, timo, basilico, salvia, rosmarino, malva, finocchio selvatico, e chi più ne ha più ne metta.
Dopo di che, bisogna sistemarli in una bacinella capiente e riempirla con acqua. Lasciare, quindi, macerare il tutto, ed utilizzare dal mattino seguente.
Infatti, la mattina del ventiquattro ci si può lavare il viso ed il corpo con questa acqua profumata, che secondo la tradizione ha straordinari poteri legati al benessere e alla salute psico-fisica, nonché meno scientifici, più legati al mondo della superstizione, come scaccia-malocchio..
Anche i bambini possono lavarsi con l'acqua di San Giovanni, beneficiandone in pelle profumata e purificata.Â
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