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Il Teatro Romano di Gubbio,
costruito tra il 55 ed
il 27 a.C.,
si trova all’interno di un contesto naturale, adibito a parco, appena al di
fuori del centro abitato della cittadina.
Al tempo della sua
realizzazione, si stima che il teatro fosse tra i più capienti del periodo e
che potesse ospitare tra
i 6000 ed i 7000 spettatori.
Di particolare rilievo è
il rivestimento delle sue mura con pietra calcarea locale.
Al suo interno, la cavea
presenta un ampio diametro, pari a settanta metri, con
tredici metri di altezza, mentre esternamente alla cavea, si possono ancora
oggi notare ed apprezzare una serie di arcate su pilastri.
Il teatro è inserito all'interno di
un percorso archeologico più vasto, che comprende:
·       Â
Antiquarium (resti di una signorile domus romana, con pregiati pavimenti a mosaico) e Teatro Romano;
·        Area archeologica della Guastuglia: è il settore dove si trovano i resti più consistenti dell'antica civiltà romana, tuttora in corso di scavo;
·    Mausoleo di Pomponio Grecino (o di Genzio): rudere di una tomba romana, con la camera sepolcrale in buono stato di conservazione, dove secondo
alcuni studiosi qui sarebbe sepolto Genzio, re dell’Illiria (168 a.C.), secondo
altri, invece, il praefectus urbis Pomponio Grecino.
Il buono stato di mantenimento del complesso si deve ad un lungo e laborioso restauro dell'edificio, avvenuto tra la fine del XIX secolo ed l'inizio del XX secolo. Infatti, nel corso dei secoli, l'intera struttura ha sofferto di una profonda incuria, iniziata già  partire dal Medioevo. La struttura cadde in disuso, per poi essere utilizzata come cava di pietra, ed essere infine sepolta sottoterra.
Oggi, il
teatro si anima durante la stagione estiva e diviene parte integrante del celebre Gubbio Summer Festival
nei mesi di luglio ed agosto, offrendo uno straordinario scenario per le suggestive rappresentazioni di musica
classica, teatro e balletto.
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