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Il suggestivo Castello di Montegualandro è un antico luogo fortificato, nonché sede del ritrovamento di una storica stele risalente al periodo etrusco, perfettamente conservata presso il Museo Archeologico dell’Umbria a Perugia.
La posizione strategica davvero invidiabile colloca il castello a confine del territorio perugino, ad un'altitudine di circa 450 metri sul livello del mare, da dove domina l'intera vallata, guardando sia verso il versante toscano, sia verso la piana aretina.
Secondo il poeta Matteo dall’Isola Maggiore, il nome del luogo sembrerebbe derivare da una particolare abbondanza di latte (dal greco gala), ottenuto dalla mungitura delle greggi che pascolavano nei dintorni; anche se forse l'origine più accreditata sembrerebbe essere quella che si appella all’ origine longobarda del termine: wald (bosco) e land (terra)..
La storia, comunque, documenta l'esistenza del castello di Monte Gualandro a partire dal 1202, quando il forte passò sotto il dominio di Perugia, ovvero dei marchesi Uguccione e Guido Ranieri.
Nel 1238 divenne proprietà dei Montemelini, e, a seguito di questa acquisizione, le vicende storiche parlano di continui scontri e momenti di distruzione.
Ma solo nel 1261, dopo innumerevoli peripezie, il castello fu restituito alla famiglia dei Montemelini, che ne rimase in possesso, alternativamente ad altre famiglie, per un periodo di circa quattro secoli, esattamente fino al 1678.
Infine Papa Innocenzo XI mise in vendita la Contea di Monte Gualandro assieme al titolo, che finì per essere acquisita da Ruggiero Ranieri e mantenuta dai suoi eredi, che lo possedettero sino a pochi anni fa.
Oggi, invece, tutto il complesso è di proprietà privata, pertanto non visitabile negli interni.
Foto di Raimondo Biscarini
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