Trova cosa fare e cosa vedere su UmbriaIN
Alla
presenza dei vertici dell’organismo e del Sottosegretario Alessandra Pesce,
l’atto formale permette al Coordinamento nazionale, capitanato dall’Umbria, di
assumere forma giuridica, di proporsi a tutti gli
effetti come interlocutore autorevole delle istituzioni e di mettere a punto
progetti destinati alla promozione dell’enoturismo, finalmente normato in un
decreto varato lo scorso marzo dal governo.
Martedì
9 aprile al Vinitaly – e non avrebbe potuto
esserci occasione più simbolicamente propizia – è avvenuta la firma dell’atto costitutivo della
Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori, precedentemente
riconosciuta come Coordinamento nazionale. Assume quindi forma giuridica, con
la costituzione ufficiale e il proprio statuto, l’organismo nato nel 2017 con
un duplice obiettivo: unire le forze e fare rete per diventare un autorevole
interlocutore delle istituzioni nella definizione della disciplina
dell’enoturismo e quindi contribuire alla crescita e al consolidamento del
turismo rurale, enogastronomico e culturale in Italia.
L’atto
formale – siglato in occasione di una conferenza stampa dal titolo “Nuovi
turismi e nuove Strade: la sfida dei territori del vino” presso la Sala
Conferenze del Mipaaft, alla presenza del Sottosegretario di Stato al Ministero
delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo Alessandra Pesce –
è un passaggio fondamentale per dare forza all’attività del sodalizio presieduto da Paolo
Morbidoni, presidente del Coordinamento delle Strade dei Vini e dell’Olio
dell’Umbria. Infatti, dopo un anno di consolidamento, il nuovo
soggetto potrà sviluppare appieno la propria attività sul territorio nazionale,
con la possibilità dunque di partecipare, tra le altre cose, a bandi e mettere
a punto progetti comuni sul tema dell’enoturismo.
“Siamo
felici di sostenere questo percorso – ha
dichiarato il Sottosegretario Alessandra Pesce, che ha portato
i saluti del Ministro Gian Marco Centinaio – poiché il mondo delle Strade del
Vino rappresenta perfettamente la capacità di coniugare la promozione dei
prodotti a quella del
territorio. Una visione in linea con quella assunta dal nostro Governo, che ha
volute estendere le competenze del Ministero delle Politiche Agricole
Alimentari, Forestali al Turismo, con
la consapevolezza che il corretto connubio tra queste realtà abbia grandi
potenzialità”.
L’appuntamento
di martedì assume ancora maggiore importanza se si considera - come ha
ricordato lo stesso Sottosegretario - che lo scorso marzo, dopo oltre un anno
di gestazione, è stato finalmente firmato il decreto che regolarizza
l’accoglienza in cantina, il cui primo articolo definisce enoturistiche “tutte
le attività formative e informative rivolte alle produzioni vitivinicole del
territorio e la conoscenza del vino”. Nell’occasione, tra l’altro, anche il
presidente di Città del Vino Floriano Zambon, in una dichiarazione rilasciata a
Tre Bicchieri di Gambero Rosso, aveva auspicato un’accelerazione dell’iter per
il varo di una legge sulle Strade del Vino - cerniera ideale tra pubblico e
privatO per unire offerta ricettiva e di accoglienza sul territorio - coerente
con le indicazioni della norma sull’enoturismo.
Lo
stesso, intervenendo all’incontro a Vinitaly, si è complimentato con la neonata
Federazione che
guarda giustamente con grande attenzione ad un settore che in meno di 10 anni è
cresciuto in maniera importante passando da 3,5 milioni e mezzo di enoturisti
agli attuali 14 milioni, per 2,5 miliardi di euro di giro d’affari. Numeri che
– ha sottolineato – vanno “governati” sia da un punto di vista normativo che
gestionale.
La
firma dell’atto costitutivo, che giunge a due mesi dalla decisione di eleggere
a propria sede operativa la Fondazione FICO di Bologna, ufficializzata alla
presenza di Luciano Nieto, Capo Segreteria Tecnica del Mipaaft, sottolinea la
volontà della Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei
Sapori di riaffermarsi e farsi riconoscere come interlocutore delle istituzioni.
“Siamo
partiti a fine 2017 con il sostegno di 23 Strade e in un solo anno e mezzo
siamo cresciuti costantemente fino a raggiungere le attuali 80, che
rappresentano il 90% delle realtà effettivamente
operative presenti sul territorio nazionale - dichiara Paolo Morbidoni, Presidente della
Federazione - . Nella nostra compagine attuale, quindi,
riuniamo alcuni tra I soggetti più importanti e strutturati di un panorama
italiano quanto mai ricco e diversificato. Si pensi che un’analisi basata su un
campione pari al 61% di quelle aderenti - prosegue il Presidente - ha
evidenziato numeri di tutto rispetto: vi si trovano, infatti, oltre 1.000
aziende vitivinicole, più di 500 ristoranti, 450 strutture ricettive, 320
agriturismi e altre importanti realtà sia pubbliche che private. Senza contare
i 147 prodotti tipici Doc, Docg, Dop, Igp e i migliaia di Pat promossi,
suddivisi tra Vino (34%), Olio (10%) e le numerose altre eccellenze del
territorio”.
Michela Federici - Giornalista
Letto: 1805 volte