Sellano, un borgo immerso nella natura

Sellano, un piccolo borgo di poco più di 1.000 anime, sorge su di un colle argilloso (640 metri s.l.m.), da cui domina la valle del fiume Vigi, affluente del Topino e quindi, conseguentemente, del Nera.
L'origine del toponimo Sellano si presta a più interpretazioni: secondo alcuni deriverebbe dalla tribù romana della gens Suilla o dei Syllinates, che vi si insediò; secondo altri, invece, il nome deriverebbe dai seguaci di Lucio Cornelio Sila, che avrebbero fondato, nell'84 a.C., "Syllanum" in onore del nome del loro capo; l'ultima interpretazione, invece, che sembrerebbe quella più attendibile, fa risalire l'origine del toponimo al termine latino "sella", che significa "valico, giogo", come dimostra lo stemma comunale, in cui è raffigurato un angelo sostenuto da una sella.
Sellano, oggi, è un comune caratterizzato da numerosi edifici di culto, che sono stati ampiamente ristrutturati a seguito degli eventi sismici del 1997.
Le sue frazioni costituiscono un nutrito e intricato groviglio di paesini, che connotano ancora di più Sellano come comune montano, lontano dal grande traffico di collegamento tra l'Umbria e le Marche.

Tra i piccoli borghi che vogliamo ricordare citiamo quello di Postignano, che ben rappresenta l'essenza del borgo medievale fortificato.

A livello artistico-architettonico a Sellano vi è un'interessante pieve cinquecentesca, che custodisce ancora una bellissima tela raffigurante la Madonna del Rosario ed un altrettanto importante tabernacolo ligneo, entrambi risalenti al XVII secolo.
All'interno del paese, degna di nota è la Chiesa di San Francesco a pianta ottagonale, risalente al XVI secolo. Il palazzo comunale, invece, conserva al proprio interno affreschi cinquecenteschi.

Il patrono di Sellano è San Severino, che viene festeggiato l'8 Giugno.

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