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Pulisci

Umbriano, il paese fantasma.

Luciano Festuccia


Dall'abbazia di san Pietro in Valle, lungo la Valnerina, è ben visibile l'antico castello di Umbriano, intatto e silenzioso, con la sua torre di vedetta, due piccoli bastioni e le caratteristiche abitazioni medievali: piano terra le stalle e rimessa, quelli superiori dedicati allo spazio familiare, l'immancabile grande camino. Ma da quasi 70 anni non ci abita più nessuno.
E' uno dei castelli più antichi di tutta la regione, una piccola fortezza che domina il Nera, eretta poco dopo l'890 0- anno dell'invasione saracena in Umbria- con lo scopo di difendere l'Abbazia, ma potrebbe anche trattarsi del rinforzamento di una precedente struttura militare. Fu certamente rimodernata ed ampliata del 1400 e dopo la metà del 1500: la sua planimetria segue l'andamento del pendio roccioso con due bastioni - uno angolare e uno cilindrico-, la porta ogivale e l'antico cassero quadrato, dove si collegano le muraglie che scendono ai lati del pendio.

Dal 1200 appartenne quasi sempre al comune di Spoleto, ma nel 1517 passò per permuta ai conti Cybo-Malaspina di Ferentillo insieme ai villaggi vicini, per tornare poi nel 1730 ai conti Benedetti di Spoleto, finché nel 1860, con l'unità d'Italia, fu definitivamente acquistato dal comune di Ferentillo.
Si raggiunge a piedi partendo da Colleponte, seguendo un sentiero di montagna segnalato e particolarmente suggestivo, con un dislivello di 132 metri. Escursione tranquilla ed agevole.
Curiosità: nel 1847 Pio IX istituì il titolo di Principe di Umbriano e di Precetto (v. Ferentillo) che fu concesso per la prima volta a Luigi Desiderato di Monthelon, che aveva acquistato il paese dai conti Benedetti.

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