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Incantevole borgo dell’estremo ovest dell’Umbria, incuneato fra la Toscana e il Lazio, Allerona sorge su un colle a 472 m s.l.m., in provincia di Terni. Ricompresa nel circuito de “I borghi più belli d’Italia”, dalla sommità del suo colle, si godono splendidi panorami sui calanchi (ad est) e sul Parco di Monte Peglia e Selva di Meana (a ovest).
Autentica gemma medievale, Allerona vanta pregevoli tesori sia fra i suoi incantevoli vicoli che nel suo territorio comunale, oltre che essere teatro di antiche tradizioni
LA STORIA
La sua area, di probabile frequentazione già nel periodo etrusco, accrebbe la propria importanza in età romana per merito del passaggio della via Traiana Nova, come testimoniato da reperti quali tratti di selciato e persino due colonne miliari, nonché due monumenti funebri a esedra del II secolo d.C. rinvenuti nell’area archeologica di Sant’Ansano.
In quest’epoca, peraltro, sorse il primo insediamento, un vicus (aggregato di abitazioni e terreni, a propria volta ricompresi in un pagus, cioè una circoscrizione territoriale extraurbana) denominato “Lerona”. Quest’ultimo termine è tradizionalmente ricondotto all’omonimo lemma dialettale indicante il corbezzolo, albero da frutto assai diffuso presso le locali foreste. Tre rami di corbezzolo, peraltro, compaiono sullo stemma comunale alleronese.
L’insediamento romano fu distrutto durante le invasioni barbariche e la popolazione locale, nel fenomeno di incastellamento diffusosi a partire dall’alto Medioevo, si ritirò in altura, ove sorse, attorno alla fine del X secolo, l’attuale borgo.
Il castello di Allerona divenne a breve un peculiare avamposto orvietano proteso verso il territorio di Chiusi.
Fortificato nel 1275, il borgo si trovò ora nella sfera dei ghibellini Filippeschi, ora in quella dei guelfi Monaldeschi, fino alla definitiva affermazione di questi ultimi, che lo amministrarono mediante un visconte, residente nel locale Palazzo Visconteo.
Sul finire del 1494, Allerona subì la devastazione da parte dell’esercito francese di Carlo VIII, calato in Italia alla conquista del Regno di Napoli, come rappresaglia per il rifiuto di Orvieto di concedergli la libertà di transito e il rifornimento di viveri.
Il borgo seppe comunque rifiorire e nel 1585, ottenuta l’autonomia comunale, promulgò il suo primo statuto.
Frattanto annessa allo Stato della Chiesa, Allerona fu inglobata, a partire dal 1860, al neonato Regno d’Italia.
tratto da "L'Umbria che non ti aspetti, Wonderful Experience of Italy", autore Lorenzo Berna
Foto by Paolo Menchetti
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