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Questa settimana vogliamo portarvi alla scoperta di Deruta,
comune di circa 9000 abitanti situato in provincia di Perugia e noto per la
produzione di ceramiche artistiche.
Il nome si dice derivi dal latino "dÃruta", ovvero: abbattuta, rovinata, toponimo
proveniente dal fatto che alcuni studiosi ritengono che la città sia stata
fondata dai perugini a seguito dell’incendio di Perugia, anche se le vere
origini rimangono tutt’ora ignote. Sicuramente è stato un valido baluardo di
Perugia verso Todi, ne è testimonianza l’aspetto di castello fortificato che
tutt’oggi il centro storico conserva.
Deruta rimase per molti anni sotto il controllo dello stato
pontificio fino al 1860, ad eccezione di alcuni anni in cui dapprima venne
inclusa nella Repubblica Romana, più precisamente dal 1798 al 1800 e poi fece
parte dell’Impero Napoleonico dal 1809 al 1814.
L’attuale stemma del Comune raffigura una torre merlata a
due ordini con la successiva aggiunta di un grifo a seguito dell’unione con la
città di Perugia.
Il borgo presenta numerosi luoghi d’interesse, tra questi vi
segnaliamo:
- La piazza dei Consoli;
- Le tre porte cittadine ovvero: porta Sant’Angelo, porta
Tuderte e porta Perugina;
- La Chiesa di San Francesco;
- La fornace di San Salvatore;
- Infine il Museo regionale della Ceramica.
Deruta è un piccolo borgo medievale, molto pittoresco, dove
il fascino ed il colore delle maioliche prodotte artigianalmente caratterizza
ogni vicoletto, dove le botteghe offrono prodotti di eccellenza che tutto il
mondo ci invidia.
Si possono visitare anche alcune fornaci antiche, ma la cosa
da non perdere è la visita al museo che valorizza l'arte della produzione della
ceramica.
Tappa consigliata è la bottega dove sono esposte le chitarre
di maiolica, tra le quali anche la copia di quella acquistata nel negozio da
Santana (usata in occasione dell'Umbria Jazz).
Un vanto dell'artigianato italiano che diventa arte grazie a
mani esperte e che merita assolutamente una visita.
Foto by: e-borghi.com
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