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Il Post
Un elemento cardine della nostra cultura, è il concetto di
dualità . Se osserviamo con un poco di attenzione, vediamo che tutto sembra
confermare questa tesi: notte e giorno, caldo e freddo, bianco e nero, pieno e
vuoto, destra e sinistra, due mani, due piedi, due occhi... e ancora, e ancora!
Abbiamo detto di voler parlare della ricerca interiore e
ovviamente, dobbiamo ricordare che c'è anche quella esteriore. Abbiamo parlato
di presa di coscienza, il che fa pensare che ci possa essere anche una condizione
senza coscienza.
Abbiamo detto, ricerca interiore e coscienza di sé in
rapporto con il quotidiano.
Il quotidiano presenta due aspetti: il vissuto e il
desiderato: due facce della stessa medaglia che è rappresentata da noi stessi.
Ha un effettivo valore scindere il vissuto dal desiderato o
piuttosto, vedere i due differenti atteggiamenti del nostro io nella ricerca di
ciò che noi siamo?
La conoscenza di se stessi produce il fenomeno della
comprensione del reale e del desiderato nella ricerca dei valori essenziali
della vita.
Siamo culturalmente abituati a vedere un dentro e un fuori e
spesso dimentichiamo che il dentro è lo specchio del fuori, e il fuori è lo
specchio del dentro.
La fisica quantistica sostiene che tutto ciò che noi viviamo
è generato dalla nostra mente, quella che noi chiamiamo realtà rappresenta un
fenomeno.
C'è un mezzo obiettivo per giungere alla coscienza di se
stessi senza cadere in forme ipnotiche, paradossali?
CERTAMENTE SI!
Un giorno ci dissero che Qualcuno con un soffio aveva posto
la vita nella creta...
Ricordiamo, ....forse
questo è un poco più difficile! ... che qualche anno fa, la nostra nascita è
stata determinata dal primo vagito, dal primo respiro della nuova vita?
Ancora nessuno di noi in questo presente ha vissuto quel momento,
ma verrà un giorno in cui con un respiro concluderemo la nostra vita terrena.
Mi sembra che il respiro sia molto significativo. Esso
avviene sia in modo spontaneo che in modo indotto.
Inspiriamo, espiriamo, uno due, un ricordo della dualità .
L'atto di inspirare comporta una accettazione, l'atto di
espirare comporta una offerta.
Il respiro, la respirazione comincia ad assumere una
identità : accettare e offrire.
L'atto di inspirare comporta una accettazione dell'esterno.
L'atto di espirare comporta una offerta, dell'interno.
Inconsapevolmente noi viviamo questo rituale energetico
dalla nascita alla morte.
La respirazione neo natale è presto abbandonata. Il respiro
si adatta ai bisogni del corpo, siano essi fisici che psichici. Attraverso la
respirazione mettiamo in movimento attività fisiologiche che permettono il
nutrimento dei tessuti, l'eliminazione delle scorie, la trasformazione di tutto
ciò che entra in contatto con il corpo.
Il respiro genera equilibrio energetico con conseguente
controllo delle emozioni e della mente. La consapevolezza data dalla
respirazione produce serenità , equilibrio, forza.
Il respiro apre la porta segreta che ci pone in contatto con
l'energia cosmica.
Il respiro è un dono da apprezzare e da saper utilizzare.
Gli antichi ci hanno lasciato 'modernissime' tecniche che chiedono di essere
studiate, applicate perché noi si sappia utilizzare in modo appropriato questo
dono che non ha eguali: il respiro.
18-08-2016
Lucia Tommasini
Giannandrea
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