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Un antico baluardo di difesa posto lungo la strada che
conduceva ad Assisi, ma anche un notevole centro commerciale.
Il suo nome esatto è “Castello
dei figli di Cambio” e fu eretto a partire dal 1385 e la
tradizione vuole che sia stato un feudatario di origine longobarda,
tale Cambio o Cagno, a voler edificare un villaggio fortificato con
mura perimetrali e arricchito da torri ai suoi quattro angoli.I figli poi
rinforzarono la struttura, che fu munita di fossato con tanto di ponte
levatoio.
Il castello divenne poi
il principale avamposto militare a difesa di Assisi dai
frequenti attacchi perugini, tanto da essere considerata una
naturale estensione della città, ma in realtà la sua costruzione nacque dalla
necessità di difendere l’attività latifondista dei Cambio che
avevano al loro servizio una quantità innumerevole di contadini, allevatori,
pastori, tutti dipendenti addestrati anche alla difesa, a causa delle numerose
scorrerie che un territorio così ricco provocava, soprattutto da parte di Perugia.
Il castello con levaste terre intorno era insomma una vera e propria macchina
da soldi, producendo ed esportando tonnellate di carne bovina, ovina,
porcina, ed ancora grano, olio e vino. Perfino il fossato nei tempi di pace
veniva utilizzato per piantarvi gelsi, le cui preziose foglie venivano poi
vendute in un asta pubblica. Anche i cannicci del vicino Chiascio venivano
utilizzati per fabbricare oggetti di vimini, iniziando così un'altra delle
attività artigianali della zona tutt'ora esistente.
Un’altra versione
sull'origine del nome vuole che l’antico“Castrum Cagni” cambiasse con il
tempo Cagno in “Cambio” anche per l’attività di cambiavalute che
si svolgeva all'interno, un’altra delle attività nella lunga storia commerciale
del paese.
Il castello è visitabile, anche se ormai composto soltanto di abitazioni private.
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