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La chiesa di San Claudio a Spello rappresenta un bellissimo esempio di architettura romanica ben conservata.
Probabilmente eretta su una preesistente area cimiteriale paleocristiana intorno all'anno Mille, costituiva inizialmente uno dei possedimenti dell'abbazia di S. Silvestro di Collepino dell'ordine Camaldolese.
Tuttavia, durante il XIV secolo, la gestione di quest'ultima passò al Comune di Spello.
L'edificio si contraddistingue esternamente per i resti di un antico muro, che forse denotava l'esistenza di un adiacente fabbricato con funzioni complementari a quelle della Chiesa.
Tra l'altro sono tuttora visibili i punti sui quali si innestavano i travi di sostegno che servivano a sostenere la seconda struttura.
La parete principale, invece, è costituita da pietra calcarea bianca disposta secondo gradienti regolari che danno vita ad una superficie semplice ed elegante.
Il tutto è arricchito da un bellissimo rosone, ricco di intrecci e arabeschi, ai cui lati si aprono due bifore divise da un colonnino rosso.
La Chiesa presenta tre accessi: quello centrale che rappresenta l'ingresso principale della chiesa, caratterizzato da un arco con una fascia rossa ed una cornice modanata; e due laterali con architrave di pietra rossa, senza ornamento.
Ad abbellire ed impreziosire la Chiesa si erge il maestoso campanile a vela, dove rimangono i resti di due aquile disposte agli estremi delle aperture.
L'interno, invece, a tre navate, è diviso a destra da colonne e a sinistra da archi a tutto sesto; la navata centrale, più grande delle altre, termina con un abside decorato.
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