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Brunello Cucinelli, l'imprenditore umanista

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Il Post

  • Scritto da: Alessia  Marchetti
  • Il: 18/09/2019 12:39:20

In ogni epoca sono esistite persone in grado di cambiare la storia, di lasciare un'impronta indelebile nella vita del paese e nel succedersi degli eventi. Persone che, per apertura mentale, intelligenza, perseveranza, lungimiranza e grandissimo impegno, riescono ad operare straordinari cambiamenti, non solo nelle loro vite, ma anche e soprattutto in quella degli altri.
E Brunello Cucinelli è uno di questi.
Se, caso volesse, non sapeste chi è questo grande uomo, non vi preoccupate: vi raccontiamo noi un po' di lui.
Brunello Cucnelli nasce da un'umile famiglia contadina, a Castel Rigone, in provinca di Perugia.
La sua infanzia si caratterizza per una vita semplice, ma al contempo fatta di grandi valori.
Successivamente, quando Brunello compie dieci anni, la sua famiglia decide di abbandonare la vita agreste per trasferirsi in città, dove il padre inizia a lavorare in fabbrica. E proprio durante questi anni, Brunello comincia ad elaborare uno dei grandi capisaldi della sua vita: quello della dignità morale ed economica dell'uomo.
Infatti, come il padre stesso avrà modo di confidargli, il lavoro in fabbrica non era per lui tanto gravoso, o faticoso, ma umiliante. Si sentiva, probabilmente, umiliato da un contesto economico che cercava di sfruttarlo in tutti i modi, senza ripagarlo con un dono in misura proporzionale alla fatica sostenuta.
Gli anni successivi, invece, furono anni di crescita e di studio per Brunello, ma senza, in realtà, averlo indirizzato verso un vero e proprio progetto di vita.
Come lui stesso ammise, non sapeva bene cosa volesse fare "da grande".
Dopo il completamento delle scuole superiori (indirizzo geometri), decise di proseguire gli studi all'Università di Ingegneria.
Tuttavia, dopo tre anni, decise di abbandonare quella strada, per intraprenderne una tutta sua.
Con coraggio e soprattutto senza grandi disponibilità economiche messe da parte, decise di dedicarsi ad una nuova attività della quale non conosceva bene le dinamiche, ovvero il cashmere colorato, per realizzare pregiati capi d'abbigliamento femminili.
Sapeva, infatti, che doveva dedicarsi ad un prodotto di grande qualità, che doveva essere contrassegnato dal grande marchio e riconoscimento del "made in Italy".
Dal poco inizia a creare un piccolo impero, i cui uffici e laboratori di produzione vengono insediati nel suggestivo borgo di Solomeo, recuperandolo e restaurandolo, portando avanti un progetto di bellezza e creatività.
In controtendenza rispetto alle dinamiche di quegli anni, Brunello Cucinelli decide di insediare la sua attività in un contesto isolato, lontano delle dinamiche commerciali ed economiche di grande produttività, per avvicinare l'uomo alla bellezza della natura e del creato, dalla quale, secondo la sua idea di "imprenditore umanista" si genera costantemente una creatività di inestimabile bellezza.
Naturalmente il lavoro di cui si fa portavoce Brunello Cucinelli è un lavoro dignitoso, basato sulla dignità, la morale ed il rispetto del lavoratore.
Oggi l'azienda di Brunello Cucinelli è saldamente ancorata nel contesto economico internazionale, dove propone i suoi prodotti di cashmere ad una clientela di élite.
Ma Brunello Cucinelli, nonostante i grandi profitti ottenuti dalla sua attività, ha sempre coltivato la bellezza delle arti, definendosi "imprenditore umanista" proprio per questo motivo.
Grazie a lui sono stati, infatti, realizzati, il Foro delle Arti, la Biblioteca Neoumanistica Aureliana, il Ginnasio, l’Anfiteatro ed il Teatro, proprio perché la cultura e la bellezza dell’arte permetteranno sempre all'uomo di preservare la sua anima, vivendo in un mondo migliore.
Riprendendo una citazione dell'imperatore Adriano, che Cucinelli sente particolarmente sua, la costruzione di ogni nuova biblioteca è da considerarsi come un nuovo "granaio" per chi verrà dopo, ovvero come un incubatore e generatore di umanesimo e tecnologia.
Il benessere economico, cioè, non deve essere trattenuto solo nelle mani di coloro che possiedono l'azienda, ma deve essere messo a disposizione degli altri, perché anche gli altri possano godere della bellezza del mondo.


Link alla bellissima intervista fatta a Brunello Cucinelli da Marco Montemagno https://www.youtube.com/watch?v=GI6xrQSfT-8



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