Giornata internazionale dei popoli indigeni del mondo

Il 9 agosto si celebra la "Giornata internazionale dei popoli indigeni del mondo", un'occasione importantissima per conoscere chi ci circonda e non dimenticare le tradizioni e le esperienze culturali proprie "dell'altro".

Tale giornata fu introdotta per la prima volta dall’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1994, affinché venisse promossa ed incoraggiata la tutela dei diritti umani, oltre alla cooperazione internazionale in tema di ambiente, sviluppo, istruzione, salute e crescita economico-sociale.

I popoli indigeni rappresentano oggi circa 400 milioni di persone nel mondo, ovvero il 5% della popolazione mondiale, un piccolo numero che è tuttavia depositario di una grande ricchezza culturale, dal momento che costoro parlano la stragrande maggioranza degli oltre 7000 idiomi presenti nel mondo.

Queste popolazioni indigene sono, quindi, eredi di culture uniche, dalle caratteristiche sociali, economiche e politiche proprie e sicuramente diverse da quelle dei popoli che li circondano.

Nonostante ciò, le loro identità e le loro particolarità sono state spesso soffocate dagli altri (che si credevano, ingenuamente, superiore a loro), soprattutto in epoche passate (periodo colonialista e neocolonialista).
Per tale motivo oggi si rende necessario mantenere in vita queste culture, tutelandone i diritti, l'identità socio-culturale, ed il diritto di vivere, senza condizionamenti, nelle terre che tradizionalmente appartengono a loro.
Pertanto la comunità internazionale riconosce l'importanza di prodigarsi nella diffusione della cultura della tolleranza e della conoscenza, affinché non si abbia più a ripetersi un'epoca fatta di soprusi e discriminazioni, causate da una visione distorta della realtà (da chi, con arroganza si credeva ed in taluni casi, continua a ritenersi, superiore agli altri).

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