Alla scoperta di Poggiodomo

Il suo nome deriva dal latino “Podium”, che sta a significare podio, pedana e “Domo”, cioè mettere a coltura.
Poggiodomo è considerato uno dei comuni più piccoli d’Italia, ed è anche il comune più alto della Valnerina (974 s.l.m), con una popolazione complessiva di poco più di cento abitanti.
Si trova nei pressi del torrente Tissino ed è sovrastato dai monti Carpenale e Coscerno, che ne denotano un contesto naturalistico di rilevante bellezza e di particolare tranquillità.
Proprio in virtù di questa sua posizione isolata, Poggiodomo è stata un luogo di rifugio per monaci, eremiti e partigiani.
Le sue origini risalgono tuttavia al XII secolo, mentre successivamente, attorno ai secoli XIII e XIV, le vicende del Comune si intersecano con quelle dei Comuni di Spoleto e Cascia.
Solo nel 1809, in concomitanza dell’occupazione dello stato Pontificio, Poggiodomo fu separato da Cascia e riconosciuta come territorio autonomo.
Nella prima metà del XX secolo anche Poggiodomo fu tristemente segnata dalle due guerre mondiali, che purtroppo fecero registrare anche qui numerose vittime.
Da vedere:
- resti del castello;
- la Chiesa di San Pietro (XIV secolo);
- le Chiese di San Lorenzo, San Pancrazio, Santa Filomena, Santa Maria Goretti e la Chiesa cimiteriale. 

Poggiodomo è oggi apprezzata per la natura incontaminata che la circonda. Si ricorda, infatti, che quest’area della Valnerina rientra fra le zone d’interesse per l'incredibile varietà di flora e fauna che ospita.
Nei dintorni non perdetevi:
- la passeggiata ai Piani di Mucciafora;
- l’Eremo della Madonna della Stella;
- il sentiero della transumanza;
- la fioritura dei narcisi a primavera;
- la pianta di Noce più antica e grande d’Italia e la secolare quercia.

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Poggiodomo

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