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Donazione della Santa Spina

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Il Post

  • Scritto da: Alessia  Marchetti
  • Il: 21/06/2019 12:30:40

La Festa dal sacro nome è una bellissima manifestazione storico-religiosa che si celebra ogni anno a Montone il Lunedì dell'Angelo (Pasquetta) e la penultima Domenica di Agosto.
La rievocazione, il cui nome deriva dalla celebrazione delle reliquie che simboleggiano la passione di Gesù, ovvero le sante spine che ferirono il suo capo il giorno della sua morte terrena, è al contempo un momento di forte sacralità e di ludico intrattenimento.

Un po' di storia
Il ritrovamento delle reliquie, che viene attribuito a Sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino, è intriso di suggestioni. Costei, infatti, ritrovò le sacre reliquie durante un pellegrinaggio sul Golgota.
Tuttavia, la corona, nel corso dei secoli, si ritrovò, suo malgrado, coinvolta in rocambolesche vicende, passando di mano in mano ed infine, dopo innumerevoli peripezie, fu trasportata in Francia, a Parigi, dove è tuttora custodita presso la Cattedrale di Notre Dame, ed è oggi un serto senza spine.
Una delle sacre spine, invece, riuscì a raggiungere Montone grazie all'intraprendenza di Carlo Fortebraccio. Costui, infatti, tra il 1470 e il 1477, ricevette in dono per le sue virtù militari a servizio della Serenissima Repubblica di Venezia, una Spina della Corona del Cristo.
La leggenda vuole che la Spina fiorisca il Venerdì Santo emanando un dolcissimo profumo.
Comunque, dal 1798, il reliquiario che contiene la Spina è custodita presso il Convento di S. Agnese e, come già accennato, se ne festeggia l'ostensione il Lunedì dell'Angelo e la penultima domenica di Agosto in un clima di forte religiosità e storia.

La festa
Ad Agosto i tre rioni di Montone (Borgo, Monte e Verziere) si affrontano in avvincenti sfide, riproducendo scene di vita medievali e cimentandosi nel tiro con l'arco, per aggiudicarsi il palio e la Castellana, rappresentata da Margherita Malatesta di Rimini, al tempo moglie del Conte Carlo, la quale, in assenza de marito, governava la città di Montone.
Inoltre, focolieri, giocolieri e sbandieratori animano le vie della città, assieme ai personaggi in costume d’epoca, fino al Gran Corteo Storico della Donazione della Santa Spina, che conclude la manifestazione.





Foto di Paolo Ippoliti e Donazione della Santa Spina



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