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Montone non trascura l'esperienza delle arti, relegando ad esse un grande spazio espositivo, degno di nota.
Il complesso museale ha, infatti, sede nel bellissimo complesso di San Francesco, al cui interno sono racchiusi una chiesa ed un convento, dalle origini antiche.
Dal chiostro è possibile accedere all’interno della chiesa, dove sono ancora oggi conservate alcune tracce di affreschi risalenti al XIV-XVI secolo.
La Pinacoteca, invece, ospita, tra le opere più prestigiose, il gruppo ligneo del XIII secolo relativo alla Deposizione ed il gonfalone di Bartolomeo Caporali raffigurante la Madonna della Misericordia.
La visita è poi arricchita dall'interessante museo etnografico “Tamburo Parlante”, che si trova nelle sale del piano terra del chiostro di San Francesco, espone la collezione curata dall'antropologo Enrico Castelli, docente dell’Università degli Studi di Perugia.
In particolare, il suo grande amore per lo studio per le culture africane, lo ha portato, nel corso degli ultimi trenta anni, ad approfondire conoscenze ed aspetti propri delle culture dei popoli locali.
Gli oggetti esposti, rappresentativi delle quattro macroaree naturali che contraddistinguono l'Africa orientale, vengono presentati facendo leva sul concetto di continuità e similitudine (anche nell'utilizzo delle materie prime degli oggetti) piuttosto che sul concetto di differenza, che potrebbe alterare il senso della rappresentazione stessa, facendo veicolare un messaggio sbagliato, basato sulle differenze etniche e sulla superiorità/inferiorità di alcuni popoli su altri.
Ma soprattutto il museo etnografico vuole assurgere a ruolo di centro attivo per tutta la comunità, elaborando strategie culturali che rispondano alle diverse esigenze della società contemporanea, nonché stimolando l'artigianato e la scuola, divenendo così un luogo di crescita ed elaborazione congiunta.
CHIESA DI SAN FRANCESCO
Fondata intorno al 1300, si contraddistingue per forme semplici e lineari, con un'unica navata, abside poligonale e copertura a capriate.
La chiesa rappresenta il nucleo centrale del museo ed è arricchita da affreschi a carattere votivo.
In particolare, grazie alla famiglia Fortebracci la Chiesa si dotò di elementi di pregio, come altari, suppellettili e dipinti.
Nella chiesa sono presenti pregevoli opere lignee, quali il bancone dei magistrati con motivi ad intarsio, il coro ligneo ed il pulpito.
PINACOTECA COMUNALE
Qui sono conservati dipinti risalenti al XVI/XVIII secolo: la Deposizione lignea è tra le opere di maggior rilievo.
Fra le tele seicentesche la più notevole è quella raffigurante Sant’Antonio di Padova con il Bambino.
La famiglia cui fu legata la fama di Montone, ovvero quella dei Fortebracci, è illustrata nei due alberi genealogici che rappresentano la discendenza.
Inoltre, la nuova sezione archeologica, raccoglie gli elementi emersi da scavi in zona ed appartenuti ad un'antica villa romana nei pressi di Santa Maria di Sette, risalente al II secolo d.C.
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