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Il Bambù Gigante: perché coltivarlo anche in Italia

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Il Post

  • Scritto da: Francesco Bartoli
  • Il: 15/05/2019 12:38:50

Il Phyllostachys Bambusoides, chiamato anche bambù gigante, è una specie di piante perenni appartenente alla famiglia delle graminacee e viene chiamato così perché in grado di raggiungere decine di metri di altezza. Originario della Cina, il Phyllostachys Bambusoides viene chiamato anche Madake ed è particolarmente diffuso anche in Giappone, dove viene impiegato per la costruzione di strutture ma anche per la produzione di oggetti di vario tipo. Come vedremo, questa specie di bambù è particolarmente resistente ed è una di quelle che si adattano meglio al clima italiano. Si può quindi coltivare senza nessun problema anche nella nostra Penisola, ma solo negli ultimi anni si è avviato il business del bambù in Italia. 

Trattandosi di una specie che cresce rapidamente ed è particolarmente resistente, il bambù gigante è in grado di portare un grande profitto anche in termini economici. Coltivarlo non richiede particolari attrezzature ed il rendimento è davvero incredibile. Oltre a questo, come vedremo tra poco, il bambù gigante ha un notevole impatto anche a livello ambientale: limita infatti l’effetto serra ed è perfetto anche per la produzione di energia attraverso le biomasse.

caratteristiche:

Il bambù gigante Madake ha un portamento arboreo e come abbiamo già accennato raggiunge dimensioni importanti: in altezza può arrivare fino a 25 metri mentre il diametro del fusto si assesta intorno ai 15-20 cm. Si tratta di una pianta infestante, che cresce velocemente e tende ad espandersi senza ritegno: caratteristica che naturalmente viene apprezzata dai coltivatori di questa specie. Tra tutte le varietà di bambù, il Madake è quello che meglio si adatta ai climi che si trovano nella nostra Penisola ed è per questo che la varietà sta prendendo sempre più piede anche in Italia. Coltivare quindi il bambù gigante non è particolarmente difficile: si tratta di un arbusto molto resistente che necessita di poche cure.

utilizzi:

Perché scegliere di coltivare il bambù gigante? Semplice: perché questa pianta può essere sfruttata per molteplici utilizzi diversi. I germogli sono commestibili e quindi possono essere immessi nell'industria alimentare, mentre i fusti possono essere impiegati nell'industria edilizia ma anche per la costruzione di numerosi oggetti. Trattandosi di un materiale particolarmente resistente, il bambù viene utilizzato anche per armare il cemento. In ultimo (ma non meno importante), il Madake è in grado di assorbire moltissima energia: per questo motivo può essere sfruttato per le biomasse. 
Sin da questa premessa è piuttosto evidente che il bambù gigante può essere una fonte di reddito davvero molto interessante. Vediamo qual è il prezzo dei semi e cosa occorre per avviare una coltivazione in Italia. 

semi, coltivazione in Italia:

Bambù-gigante come abbiamo detto, il bambù gigante cresce benissimo anche in Italia ed è in grado di adattarsi a diversi tipi di terreni compresi quelli sassosi o scoscesi. Solamente nei terreni paludosi non può essere piantato perché rischia di morire troppo presto e non rendere affatto. Il costo per un impianto va dai 14.000 ai 20.000 per ogni ettaro: il prezzo varia a seconda del numero di piante che si vogliono seminare.

Il bambù gigante ha il grande vantaggio di poter essere coltivato senza l’utilizzo di prodotti chimici e quindi i germogli possono essere 100% biologici. Questi vengono raccolti in primavera, mentre le canne si possono ottenere in inverno.

Per quanto riguarda i guadagni, sul mercato oggi i germogli hanno un valore di 2 euro al Kg mentre le canne (chiamate culmi) vengono pagate 12 euro al Kg.       By Editrice 

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