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Il castello di Montenero

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Il Post

  • Scritto da: Alessia  Marchetti
  • Il: 13/03/2019 11:00:04

Il Castello medievale di Montenero (Todi) si colloca ad un'altitudine di 409 m.s.l.m., da cui domina sulle valli del torrente Naia e Arnata.
Il luogo, abitato fin dall’epoca romana, ha custodito importanti reperti, come la lapide sepolcrale recante il nome della gens Papinia.
Tuttavia, le prime notizie più strutturate risalgono al 1292, quando nel Liber Focularium del comune di Todi si è affermato che qui vivessero circa duecento persone.
La struttura attuale del castello risale, invece, al XV secolo, quando il fortilizio, appartenente alla famiglia dei Benedettoni, iniziò a contraddistinguersi per essere uno tra i più forti e muniti insediamenti del territorio.
Nel corso del XVI secolo, invece, il castello divenne proprietà della famiglia Lamberti di Todi, che lo adibì a dimora signorile.
Successivamente, a causa delle molte peripezie e vicissitudini, il castello passò nelle mani di diversi signori, che lo ampliarono e lo ammodernarono.
Il Castello si mostra oggi come uno tra i più suggestivi e meglio conservati dei dintorni, con una imponente struttura ancora intatta. E' sito al termine di un viale alberato ed al centro di un’ampia corte, mentre è circondato da una rigogliosa vegetazione.
Attorno sono rimaste alcune vecchie casette, dai tipici archi quattrocenteschi e caratterizzate dai “pianélli“, ovvero dai pianerottoli in cima alle brevi scale esterne, spesso adornati con garofani e maggiorana.
Altro edificio degno di nota è il Granaio del Castello. L’impianto planimetrico è costituito da due navate parallele, con calotte a vela molto basse, realizzate in laterizio.
La Chiesa del Santissimo Salvatore si erge, invece, in posizione dominante dietro al granaio.
Risalente al 1912, è stata il risultato della trasformazione di una preesistente chiesa, dedicata a Sant’Antonio, in cui fu trasferito il titolo parrocchiale.
Esternamente, la facciata a due spioventi è intonacata, diversamente dalle pareti degli edifici laterali che sono arricchite e irrobustite dall'utilizzo di pietra a facciavista.
Presenta, inoltre, decorazioni neoromaniche in terracotta rossa, mentre il portale è sormontato da un baldacchino, costruito a protezione della lunetta decorata con l’immagine della Vergine col Bambino.
Il campanile si trova sul retro dell’edificio.
All’interno, invece, si possono ammirare il fonte battesimale in pietra del 1668, l'antico stemma nobiliare degli Accursi e due bellissime tele, una del Polinori con Cristo e i Santi Antonio Abate e Antonino, e l’altra di Bartolomeo Barbiani con la Madonna con Bambino e Beato Tomasuccio, Sant’Agostino, San Filippo e San Giuseppe da Leonessa.

 



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