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Da Plestia alla Botte dei Varano

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Il Post

  • Scritto da: Francesco Bartoli
  • Il: 13/12/2018 12:50:12

Domenica 16 dicembre a partire dalle ore 9,30, l'Associazione "GMP GAIA" e gli "Amici del parco di Colfiorito" vi aspettano per tre ore di Archeotrekking lungo un percorso di 6 km interamente pianeggiante. Si parte dalla Basilica di Plestia, che sorge sul luogo dell'antica cattedrale e ne incorpora i resti, è una chiesa in stile protoromanico e santuario di "confine", situata sull'Altopiano Plestino, al confine tra Umbria e Marche, nel comune di Serravalle di Chienti, ma contigua all'abitato di Colfiorito nel comune di Foligno. Sorge su nodo stradale di grande importanza fino a tutto l'Alto Medioevo, nell'area dell'antica città di Plestia, a 99 miglia da Roma e scomparsa nel X secolo, in origine probabilmente luogo d'incontro del cardo e del decumano. Plestia era un'antica diocesi (Dioecesis Plestiensis). Si prosegue verso la Fonte delle Mattinate attraversando una vasta depressione di origine carsico-tettonica frequentata già nel Paleolitico, circa 32.000 anni fa, dai primi sapiens cacciatori-raccoglitori per almeno 6 millenni con brevi, ma ripetute fasi di occupazione. Il sito, scavato nel 1999 nei pressi di Fonte delle Mattinate, ha restituito dei manufatti in selce, come lame e lamelle, bulini e grattatoi, che testimoniano come l’insediamento, posto sulle rive di uno specchio d’acqua, fosse stagionalmente un luogo di approvvigionamento e di lavorazione di strumenti litici e, allo stesso tempo, area di caccia dei grandi mammiferi. Si visiteranno anche il Condotto Romano e la Botte dei Varano, si tratta di un complesso emissario artificiale che fu fatto scavare da Giulio Cesare Varano su progetto di ingegneri idraulici fiorentini con lo scopo di bonificare l'altopiano di Colfiorito, piano di natura carsica. Tuttora le acque che vengono raccolte dai canali che si diramano su tutto l'altopiano, dopo un percorso sotterraneo di circa 200 m di lunghezza, danno origine al fiume Chienti a monte di Serravalle. Durante la ricostruzione seguita al terremoto del 1997, un nuovo collettore sotterraneo parallelo ha sostituito la botte dei Varano che, dismessa, è stata sottoposta a lavori di restauro e consolidamento su progetto dell'architetto Giulio Andrea De Santis, realizzato sulla base di molta documentazione storica.

Durante la costruzione della nuova opera è stato scoperto un altro condotto parallelo alla botte, realizzato in travertino in epoca romana, del quale era andata persa la memoria. L'ingresso di questo condotto, posto circa a 300 metri dal primo e a circa 2,5 m di profondità, è stato portato alla luce in una campagna di scavo della Soprintendenza archeologica di Ancona. Una situazione molto simile, si è trovata nel lago del Fucino in Abruzzo.

INFO e PRENOTAZIONI 3397743826



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