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DA NOCERA UMBRA ALLA ROCCA DI POSTIGNANO

  • PERCORSO nocera - rocca postignano.jpg

Il Post

  • Scritto da: Sandro Fiorentini
  • Il: 15/11/2018 17:32:35

Oggi vogliamo suggerirvi un interessante percorso lungo le dolci colline che dominano la val Topina, anfiteatro naturale dinanzi alla città di Nocera Umbra. Borgo antichissimo della nostra regione, Nocera fu fondata dal popolo umbro dei Camers che le diedero il nome di Noukria, ovvero "La Nuova”. Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, cita tra i Popoli Umbri i Nocerini chiamati Favoniensi e Camellani. I primi avrebbero abitato nella vicina località oggi chiamata Pievefanonica. In età romana Nocera Umbra divenne un centro strategico grazie alla sua ubicazione lungo la Via Flaminia, proprio alla diramazione che portava a Fanum (Fano). Occupata nel 571 dai Longobardi, data la sua importanza, divenne sede di uno dei dieci Gastaldi del ducato di Spoleto. Proprio a questa epoca risale la Rocca di Postignano, situata in posizione dominante sulla valle, che fu edificata in epoca longobarda come presidio fortificato e sicuro in difesa di Nocera e della Via Flaminia sulla quale transitavano merci, eserciti e viandanti diretti a Roma.

Il percorso che vi presentiamo non è impegnativo e può essere affrontato sia a piedi che in mountain bike (8 Km.), ma anche in auto se poi si vuole tornare sulla SS 3 Flaminia in direzione di Nocera o Foligno. Partendo da Nocera Scalo, si prende la strada che sale verso Villa di Postignano, seguendo la segnaletica. Raggiunta la località si prosegue lungo la via verso Colfiocco e Vallecchia. La campagna che attraversiamo è formata da dolci colline che fanno da contorno al fiume Topino ed è ricca di campi e boschi dove prevale il leccio e la quercia. La strada immersa nella quiete della campagna ci porta a raggiungere le rovine della Rocca di Postignano, visibili anche da lontano. Della possente rocca oggi rimangono solo poche rovine e si intravedono ancora i resti di un cassero a pianta quadrangolare e quelli del borgo medievale con il relativo palazzetto. Si intuisce che fosse strutturato con una entrata ben difesa, un ampio cortile, un torrione centrale, le scuderie, il borgo e le abitazioni signorili. Qui nacque San Rinaldo, che fu vescovo di Nocera. Figlio primogenito del signore del posto, Napoleone, uno dei nobili che dominavano Nocera Umbra e Foligno, sarebbe diventato erede del feudo di Postignano e già destinato a posti di importanza politica e militare, ma Rinaldo abbandonò tutti i suoi averi per diventare eremita e poi monaco camaldolese di Fonte Avellana. Alla morte del vescovo di Nocera, Ugo, nel 1213, il santo eremita fu eletto titolare della diocesi, ma continuò ad essere monaco anche da vescovo. Da Postignano possiamo tornare indietro lungo la stessa strada fino a Nocera, o proseguire per C. Stagno da dove si può continuare fino a raggiungere la Flaminia e scegliere la direzione di Foligno o tornare verso Nocera Umbra. Va sicuramente detto che la città merita assolutamente di essere visitata. Una passeggiata lungo le sue vie offre scorci suggestivi e caratteristici. Una tappa certamente interessante è la pinacoteca della chiesa di S. Francesco che custodisce importanti opere di Nicolò Alunno, di Matteo da Gualdo e reperti longobardi. Meritano di essere visitate anche le chiese di S. Chiara, di S. Giovanni Battista e quella di S. Filippo. Particolare attenzione va dedicata al Duomo di origini romaniche che fu completamente ricostruito nel 1448 e poi rimaneggiato nel ‘700 e che ingloba l’antica torre risalente al XI sec.



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